mercoledì 10 novembre 2010

METTI UN FINOCCHIO A CENA


Se l' Italia fosse un paese civile l' omofobia sarebbe un reato!  

Mi unisco con piacere al gruppo di blogger che hanno deciso di far sentire la propria voce contro  i continui atteggiamenti sessisti ed omofobi del nostro Presidente del Consiglio. 
 

INSALATA DI FINOCCHI E GERMOGLI 
 2 finocchi 
2 manciate di germogli di daikon 
succo di mezzo limone 
origano 
olio evo cultivar taggiasca  
sale marino integrale
Tagliare il finocchio a lamelle sottili, unirlo ai germogli e condire con una vinagrette fatta miscelando il succo di limone, l' olio, l' origano sbriciolato ed il sale.

Per chi vuole aderire le informazioni necessarie le trovate qui





giovedì 21 ottobre 2010

IL NOSTRO FINOCCHIO E'...SELVATICO!


Ottobre é il tempo della raccolta dei frutti (chiamati impropriamente semi) del Finocchio Selvatico che cresce abbondante sulle nostre 'terrazze' allo stato spontaneo, è una pianta molto rustica che qui raggiunge i due metri di altezza e che, essendo nel suo habitat ideale, 'vien su' senza bisogno di nessun aiuto da parte nostra. 
I frutti che raccogliamo sono piccoli e scuri, dall' aroma intenso e persistente, con un alta concentrazione di olii essenziali e di principi attivi. 
Vengono usati soprattutto come carminativo ovvero contro il meteorismo ed il gonfiore addominale ma sono efficaci anche per stimolare la secrezione lattea e come impacchi decongestionanti per gli occhi.  
Per preparare un decotto se ne mette un cucchiaino in una tazza di acqua, si porta il tutto ad ebollizione per due minuti, e lo si lascia poi riposare dieci minuti. 
Si usano anche in cucina aggiunti all' impasto del pane o del pandolce, nei biscotti, per aromatizzare le minestre, aggiunti all' acqua di cottura dei legumi per ridurre la fermentazione intestinale; usatelo però in piccole quantità se non volete che il suo gusto forte prevalga su tutti gli altri! 

Anche le foglie hanno, in percentuali minori, le stesse proprietà descritte sopra, io le uso principalmente in cucina per aromatizzare le insalate, nel ripieno della torta verde e, a volte, tritate nell' impasto della focaccia, per aromatizzare i cetrioli in agrodolce e per tante altre cose che ora non mi vengono in mente! Anche per le foglie vale lo stesso discorso  a proposito del dosaggio, il sapore tende a prevalere sugli altri e l' alto contenuto di olii essenziali le rende un po' indigeste.    
Per ottenere una gradevole tisana dopo-pasto si può miscelare Finocchio frutti, Anice verde frutti e Camomilla fiori in parti uguali. Si aggiunge mezzo cucchiaio della miscela ad una tazza di acqua bollente e si lascia in fusione per dieci minuti.  
E' un infuso digestivo dal sapore gradevole che, con il suo profumo, riequilibra e rasserena lo spirito!!

giovedì 16 settembre 2010

RITORNO ALLA RETE

Ciao a tutti! Sono tornata dopo un periodo di assenza non solo dal blog ma dal web e dall' informazione in generale; una piccola vacanza della mente che mi fa sentire ora più lucida e rilassata. 
L' estate é ormai alla fine; anche se qui le giornate sono ancora molto belle e calde i primi segni dell' autunno cominciano a farsi sentire: l' aria frizzante del mattino, gli alberi da frutta estivi (albicocche, prugne, ciliege) che cominciano a spogliarsi mentre sono invece nel pieno del loro splendore quelli autunnali (cachi, meli, kiwi, castagni), altri sono gli odori e i colori che ci circondano; è uno dei periodi dell' anno che mi piacciono molto, il fondersi delle due stagioni ci regala il meglio di ognuna e, dolcemente, i nostri ritmi e quelli della natura cambiano. 

L' estate è stata abbastanza prodiga con noi anche se l' umidità decisamente sopra la media e le giornate senza sole hanno ritardato un po' il nostro lavoro: 

i peproncini sono veramente in ritardo con la maturazione 














l' essiccazione delle erbe è andata a rilento soprattutto per il basilico, una delle piante che hanno più problemi in presenza di clima umido; se non seccate correttamente le foglie diventano scure.


Gli oleoliti di Lavanda, Calendula, Iperico, Elicriso e Camomilla, così come i macerati idroalcoolici sono stati filtrati e nel laboratorio c'é un insieme di colori e di profumi stimolanti per gli occhi e le narici 


 

 

Abbiamo anche goduto dell' abbondanza dei frutti che sono diventati squisite marmellate 

   

e saporita salsa di pomodoro per la nostra dispensa invernale 


Ed infine abbimo fatto qualche camminata in montagna con gli amici, goduto del magnifico panorama e visto all' opera i nostri piccoli escursionisti 


 Questa è stata la nostra estate, sicuramente faticosa ma anche ricca di momenti piacevoli. A presto

martedì 27 luglio 2010

GRADITO PREMIO!


Forse perchè non davo (fino ad ora) importanza alla mia 'attività' di blogger o forse per la brutta abitudine che ho di non considerare degne di nota le cose che faccio; fatto sta che sono rimasta davvero colpita dall' aver vinto anche io il premio 'DARDOS' che viene assegnato ai blogger che hanno dimostrato impegno nel trasmettere valori culturali, etici, letterari o personali.
Un immenso GRAZIE a Ester , sono veramente lusingata da tutto ciò.
Passo anch' io il testimone ad altri 15 blog:

2-    Trashfood
3-    Il pasto nudo

sabato 24 luglio 2010

TONIFICANTE RACCOLTA


I nostri cespugli di Rosmarino (Rosmarinus officinalis) sono pronti per la raccolta; abbiamo cominciato due giorni fà e siamo ancora lungi dall ' aver finito (quelli che vedete nella foto sono solo una parte), ci accompagna costante il frinire delle cicale sugli ulivi che, unito all' intensissimo profumo del Rosmarino ci lascia inebriati e storditi insieme; con le mani appiccicose di resina aromatica che non se ne và nemmeno a lavarle col sapone. 
I telai dell' essiccatoio  sono carichi e con questo clima l' essiccazione sarà completa entro pochi giorni; il lavoro più difficile é poi la setacciatura, cioé la separazione degli aghi dai rami; le foglie 'monde' sono così pronte per essere messe in grandi sacchi di carta e conservate in magazzino. 


Il nome della pianta deriva dal colore dei fiori, un bellissimo 'rosa marino'. I piccoli fiori si utilizzano in floriterapia per persone che vivono molto a livello cerebrale e quindi non hanno un legame con la terra; per chi non è presente al proprio corpo e spesso rifiuta parte di esso.  Generalmente sono persone, fisicamente eteree, introverse, soffrono di pressione bassa, hanno spesso mani e piedi freddi ed un colorito pallido. Utile per gli anziani soggetti ad assopimento e perdita di memoria. Il rimedio floreale sviluppa chiarezza di spirito e sensibilità; aiuta a sentire il calore degli altri, fortifica il cuore e la mente e ci permette di accettare il corpo. 


La pianta del Rosmarino possiede innumerevoli proprietà dovute ai principi attivi in esso contenuti: olii essenziali, un principio amaro, resine, saponine, un glucoside e canfora che gli conferisce il caratteristico odore. 
Ha un' azione antispasmodica, carminativa (cioè richiama nello stomaco una maggiore quantità di sangue migliorando la digestione) e stomachica (stimola la produzione di succhi gastrici). Gli olii essenziali lo rendono antisettico del tratto intestinale e coleretico, stimolando la prudzione della bile. 
Agisce sul sistema nervoso centrale e risulta efficace per la depressione e l' astenia; migliora la memoria perchè ha un' azione stimolante sulla circolazione cerebrale. 
Noi utilizziamo le foglie per le nostre tisane 'Depurativa' e 'Corroborante'. 
Sono molto validi i bagni tonificanti e i pediluvi di Rosmarino efficaci nella stanchezza delle gambe e nei problemi circolatori. Possiamo utilizzare sia gli aghi essiccati che l' olio essenziale sciogliendolo prima in un po' di miele o panna per renderlo idrosolubile (15 gocce per il bagno, 7 gocce per il pediluvio). 

 
In cucina, usato come erba aromatica, oltre a donare il suo squisito sapore ai cibi favorisce anche la digestione e stimola l' appetito. Provate ad usarlo non solo per i cibi salati ma anche per biscotti e pandolci e rimarrete piacevolmente affascinati dalla nota fresca che gli conferisce. Prometto che più avanti posterò qualcuna delle mie ricette. 
Ultima cosa ma non meno importante, comprate sempre erbe biologiche; i pesticidi e gli antimuffa che vengono utilizzati in coltivazione e per la conservazione del prodotto secco sono dannosi per la salute! Anche questo sarà un discorso che vorrei affrontare in modo completo nei prossimi post. 

giovedì 15 luglio 2010

'KAA-HEE' OVVERO 'STEVIA REBAUDIANA'

La Stevia Rebaudiana Bertoni (nome originale Kaa-Hee) é un piccolo arbusto perenne della famiglia delle Asteracee, originario dell' America Latina. E' possibile coltivarla in vaso sul balcone o in terra nell' orto senza grandi difficoltà.
Predilige l' esposizione al sole del mattino, ama un terriccio ricco di humus e ben drenato, vasi della dimensione di 20/30 cm di diametro senza sottovaso, frequenti innaffiature senza ristagni di acqua nelle radici.
La fotosintesi della pianta è molto veloce durante l' estate ma va in riposo durante l' inverno. La sua forza vegetativa viene conservata nelle radici e, in tarda primavera, i nuovi germogli ricacciano dal terreno. Se coltivata in piena terra è bene scegliere un' esposizione a sud e proteggere la pianta dal gelo con pacciamatura o foglie.
L' altezza media della pianta è di 80 cm; si può riprodurre per talea in agosto-settembre; il seme é molto piccolo, scarsamente fertile e matura in autunno.
Scarsamente soggetta ad attacchi parassitari, se abbondantemente innaffiata cresce rigogliosa e di un bel colore verde smeraldo.
La fioritura avviene in novembre ed é composta da piccoli fiori bianchi.
Spuntando gli apici vegetativi un paio di volte durante l' estatate si otterranno piante più basse e cespugliose, altrimenti avremo uno sviluppo in altezza della pianta.
Per la concimazione usare solo concimi organici e mai la chimica.


Perché vi parlo della Stevia? Questa pianta è fortemente osteggiata ed in molti paesi, tra cui l' Europa, è vietato il suo utilizzo. Come mai? Vediamo perché!
Le sue foglie contengono un insieme complesso di glicosidi diterpenici, queste sostanze sono caratterizzate dalla presenza, nella loro struttura di 3 molecole di glucosio. Dei 4 edulcoranti (stevisoide, rebaudisoide A, rebaudisoide C, dulcoside A) che si trovano principalmente nelle foglie, lo stevisoide e il rebaudisoide A hanno un potere dolcificante rispettiamente di 110-270 e 180-400 volte superiore rispetto al saccarosio (zucchero).

In poche parole le foglie della Stevia (fresche o essiccate) costituiscono un dolcificante a zero calorie che non aggredisce i denti. Per i diabetici può essere ustata come alternativa ai dolcificanti sintetici (dannosissimi per la slute) ed al fruttosio; lo stevisoide contenuto nella stevia non causa alcun versamento di insulina e, di conseguenza, non aumenta il tasso glicemico. In Paraguay e Brasile é usata proprio come rimedio per il diabete.
Anche chi ha problemi di controllo del peso trova beneficio usando la Stevia: 20 gocce dell' estratto prese venti minuti prima dei pasti riducono il senso di fame.


Come autoprodursi il dolcificante?
Le foglie fresche si possono usare per dolcficare tisne e decotti, si usano 10 foglie per 200cc di acqua bollente e si lasciano in infusione per 10 minuti.
La polvere delle foglie essiccate ha un potere dolcificante 20 volte maggiore dello zucchero e si ottiene polverizzandole in un mixer da cucina e conservando la polvere in un vaso di vetro. Può essere usata per dolcificare dolci e bevande ai quali lascia un retrogusto di liquirizia (anche lo zucchero brown lo fà).
L' estratto bianco in polvere (non autoproducibile) dolcifica 300 volte più dello zucchero ed in Giappone é largamente utilizzato dal 1970.

Non sono state riscontrate controindicazioni all' uso della Stevia, l' uso prolunato non dà nessun tipo di effetto collaterale, é usata da centinaia di anni dalle popolazioni native del Sudamerica come dolcificante naturale.

La ricerca della sensazione dolce nei cibi e nelle bevande è un aspetto indiscutibilmente legato alla natura umana. Per soddisfare questa 'voglia' siamo costretti ad acquistare zucchero (che crea dipendenza) o altri dolcificanti. Questa pianta può essere considerata una vera piccola rivoluzione perché ci permette di autoprodurci il dolcificante in modo semplice ed economico.

Capite ora perché non c'è nessuna voglia da parte di governi ed industrie di incentivarne la coltivazione e l' uso? Che ne farebbero poi dello zucchero e dei dolcificanti sintetici? E se bastasse per controllare il diabete le medicine per i diabetici chi le comprerebbe? Il sistema nel quale viviamo ha bisogno di consumatori e di malati!

Un libro interessante lo trovate qui.

lunedì 24 maggio 2010

PICCOLI TESORI

Questo per noi é un periodo di grande lavoro, non ho tanto tempo per 'chicacchierare', mi fa piacere però condividere con voi i 'piccoli tesori che ho scoperto la scorsa settimana. 
 La grazia dell' unico fiore bianco di Escolzia (Papavero dlla California) in mezzo a una moltitudine di fiori arancioni. 

L' eleganza delle mie Peonie che cominciano a sbocciare. 

L' intimità rubata a due stupende ed enormi Falene nel momento dell' accoppiamento. 

L' assoluta perfezione delle Orchidee miltari (Orchis militaris) selvatiche spuntate lungo il setiero sotto casa. Il loro nome deriva dalla forma del fiore che è composto da tanti piccoli 'soldatini' con l' elmo in testa. 
Vi auguro un felice inizio di settimana e rivolgo il mio pensiero alla nostra Madre Terra creatrice e custode di tanta bellezza!

martedì 18 maggio 2010

LA SALVIA E' PRONTA!

La visione é bellissima, ogni anno le terrazze della Salvia si colorano di un viola intenso, attorno ai fiori è tutto un brulicare di vita: api, bombi, calabroni e vespe trovano un ricco bottino di dolcissimo nettare! Per noi comincia il tempo della raccolta, prima si raccolgono tutti i fiori e poi le foglie; nei prossimi giorni, dal mattino alla sera, saremo immersi in questa 'marea' verde e viola; le mani appiccicose e profumate dell' intenso aroma dell' olio essenziale. Dalla porta dell' essiccatoio si spanderà per giorni nell' aria il sentore dell' erba aromatica messa a seccare sui telai. Anche voi potete raccogliere la Salvia del vostro giardino o del vaso sul balcone e seccare le foglie all' ombra per poi chiuderle in vasi di vetro ed avere così la vostra scorta per l' inverno. non abbiate paura di raccogliere i getti, ributterà tranquillamente tra qualche tempo. 
La Salvia, oltre ad essere una pianta aromatica usata in cucina è anche una pianta officinale dai molteplici usi. E' dotata di proprietà antisettiche ed astringenti sulla mucosa gastrica, quindi il suo infuso è prezioso per molti disturbi digestivi. Utile nei dolori mestruali e nei disturbi della menopausa per la presenza di una sostanza di tipo ormonale. Il suo olio essenziale ha un' azione tonica, depurativa, astringente e digestiva. E' indicato in caso di astenia, nervosismo ed infezioni della bocca. 
In floriterapia i fiori della Salvia aiutano le persone che si sentono vittime della vita e del destino avverso e non riescono ad elaborare le esperienze vissute. E' il fiore che ci aiuta a vivere con saggezza e ad ascoltare la nostra voce interiore. Ci permette di trarre insegnamenti dalle esperienze della vita, ci chiarisce quale è stato il loro reale significato e cosa ci hanno voluto insegnare aiutandoci ad assimilarle nella nostra personalità. 
 

martedì 11 maggio 2010

'SGUARDI'

In questo periodo il mio umore non è molto buono, numerosi pensieri mi affollano la mente, dovrei mettere ordine nella 'libreria interiore' per dirla alla Lo ; non ho voglia di scrivere e parlare, mi limito a condividere gli scatti della mia camminata solitaria di Sabato scorso. A presto!

giovedì 6 maggio 2010

LA POMATA ALLA CALENDULA


Ieri (come l' altroieri e come oggi) pioveva; fuori non era possibile fare nulla, la terra zuppa di acqua non si può lavorare e le foglie ed i fiori non si possono raccogliere e seccare. Dovevo trovare qualcosa da fare così ho controllato in magazzino quali prodotti mancavano dopo gli ultimi mercatini e mi sono accorta di essere quasi a corto di crema alla Calendula; giornata giusta per preaparla! Mi piace preparare le creme, è un lavoro che richiede pazienza ed attenzione, piccoli gesti accorti e misurati, ogni volta gli stessi come un piccolo rito; la casa avvolta dal  profumo della cera sciolta e degli olii essenziali.


POMATA ALLA CALENDULA 
180 ml di olio di calendula 
28 gr di cera d' api pulita 
2 ml di olio essenziale di lavanda 
4 gocce di olio essenziale di tea tree 
Scaldate lenta mente a bagnomaria l' olio e la cera e fate attenzione che non superino mai i 50/60° altrimenti la crema tenderebbe ad irrancidire, quando la cera é completamente sciolta toglieta dal fuoco ed aggiungete gli olii essenziali. Versate subito la pomata in vasi di vetro ( meglio opachi o scuri) e mettete il coperchio solamente quando la pomata sarà completamente raffreddata. Io grattugio la cera con una grattugia a fori larghi per facilitare lo scioglimento; le dosi che vi ho dato bastano per preparare una piccola scorta di crema per la famiglia, potete aumentarle in proporzione.


E' una pomata che non dovrebbe mai mancare nella farmacia 'verde' casalinga soprattutto se si hanno bambini, è antinfiammatoria, cicatrizzante ed antimicotica. Protegge la pelle dagli agenti esterni, lenisce efficacemente il prurito e l' arrossamento delle punture d' insetti e le irratazioni da cambio del pannolino; ottima sulle ferite ed i problemi della pelle in generale. Per noi è davvero insostituibile. 
  


 

lunedì 3 maggio 2010

IL GIORNO DEL PANE


Oggi é uno dei giorni in cui impasto il pane e fin qui niente di strano, lo faccio ormai da anni; ma tempo fa é accaduta una cosa che ha cambiato completamente il significato che attribuisco all' atto di impastare: con la mia amica Ornella abbiamo deciso di fare una scmbio cultural-gastronomico con Naima, la mamma di una compagna di scuola delle nostre bambine che viene dal Marocco, così le abbiamo chiesto di insegnarci a fare il loro pane. E' stata una mattinata molto bella, fatta di gesti più che di parole; riunite nella cucina di Ornella, Naima ha fatto il pane e, col suo italianto veramente stentato, ci ha spiegato che mentre impastava, la mente ed il cuore erano rivolti ad Allah; che rivelazione! Fare il pane é passato da un atto solamente pratico ad un atto 'di fede'! Da allora, ogni volta che impasto il pane, la mia mente ed il mio cuore sono rivolti alla nostra Madre Terra, alle sue Creature, alla sua Forza. 
Il pane di Naima era buonissimo ed il suo sorriso e la naturalezza dei suoi gesti mi hanno piacevolmente accompagnata per il resto della giornata! 

IL MIO PANE 
1 kg di farina tipo 2 (semintegrale) , 200 gr di pasta madre,  500 ml di acqua tiepida, 2 manciate di semi di lino, 1 manciata di semi di girasole, sale marino int. qb. 
Sciolgo la paste madre nell' acqua, aggiungo 500 gr di farina, mescolo bene e lascio lievitare coperto con un foglio di pellicola in luogo caldo per 3 ore. 
Passato questo tempo riprendo l' impasto, agginugo gli altri 500 gr di farina, i semi ed il sale. Impasto bene per 10 minuti (più o meno) faccio la pagnotta, la metto in una teglia tonda unta di olio e spolverata di farina, e la lascio lievitare coperta con un telo per altre 3 ore. In forno caldo (240°) la lascio cuocere per 50 minuti.