Oggi é uno dei giorni in cui impasto il pane e fin qui niente di strano, lo faccio ormai da anni; ma tempo fa é accaduta una cosa che ha cambiato completamente il significato che attribuisco all' atto di impastare: con la mia amica Ornella abbiamo deciso di fare una scmbio cultural-gastronomico con Naima, la mamma di una compagna di scuola delle nostre bambine che viene dal Marocco, così le abbiamo chiesto di insegnarci a fare il loro pane. E' stata una mattinata molto bella, fatta di gesti più che di parole; riunite nella cucina di Ornella, Naima ha fatto il pane e, col suo italianto veramente stentato, ci ha spiegato che mentre impastava, la mente ed il cuore erano rivolti ad Allah; che rivelazione! Fare il pane é passato da un atto solamente pratico ad un atto 'di fede'! Da allora, ogni volta che impasto il pane, la mia mente ed il mio cuore sono rivolti alla nostra Madre Terra, alle sue Creature, alla sua Forza.
Il pane di Naima era buonissimo ed il suo sorriso e la naturalezza dei suoi gesti mi hanno piacevolmente accompagnata per il resto della giornata!
IL MIO PANE
1 kg di farina tipo 2 (semintegrale) , 200 gr di
pasta madre, 500 ml di acqua tiepida, 2 manciate di semi di lino, 1 manciata di semi di girasole, sale marino int. qb.
Sciolgo la paste madre nell' acqua, aggiungo 500 gr di farina, mescolo bene e lascio lievitare coperto con un foglio di pellicola in luogo caldo per 3 ore.
Passato questo tempo riprendo l' impasto, agginugo gli altri 500 gr di farina, i semi ed il sale. Impasto bene per 10 minuti (più o meno) faccio la pagnotta, la metto in una teglia tonda unta di olio e spolverata di farina, e la lascio lievitare coperta con un telo per altre 3 ore. In forno caldo (240°) la lascio cuocere per 50 minuti.